giovedì 1 aprile 2010

Amore e dintorni

Anche in questo campo la popolazione SSLMITiana risulta sui generis, e non solo per i problemi già esposti di identità sessuale e relative inclinazioni. Le ragazze della SSLMIT hanno un qualcosa che le distingue dalla popolazione universitaria media: un’alta percentuale ha storie con uomini più vecchi, sposati o meno. Perché? Non sono una psicologa e non mi interessa andare a fondo alla questione. Semplicemente sulla base di osservazioni casuali del comportamento delle SSLMITiane siamo giunti a questa conclusione: la percentuale di ragazze con storie più o meno ufficiali con uomini più vecchi sembra maggiore rispetto alle altre facoltà.

A volte la cosa nasce e si sviluppa all’interno delle mura del vecchio Hotel Regina tra studentesse e i pochi esponenti di sesso maschile (ed eterosessuali) tra i prof, anche se bisogna ammettere che in molti casi si tratta solo di dicerie e pettegolezzi, che, come ho già detto altrove, a scuola abbondano. Del resto, in un ambiente a maggioranza femminile è naturale che nascano pettegolezzi (le donne sono o non sono più portate per le lingue e per le chiacchiere?), se poi hanno un fondo di verità è più facile che non muoiano sul nascere, ma vengano ingranditi e pubblicizzati.

In alcuni casi invece le storie non sono solo dicerie, ma vengono ufficializzate (alcuni esponenti del corpo docente sono sposati – o lo sono stati – con ex studentesse), anche se la maggior parte delle volte vengono tenute segrete, con scarsi risultati, dato che ne sto parlando.

Per ovvi motivi non posso elencare né nomi, né situazioni troppo esplicite. A conferma del carattere internazionale della popolazione di Via Filzi bisogna dire che questa non è razzista (ogni continente è buono: Europa, America, Asia, Africa e Oceania, andiamo al di là dei confini nazionali e linguistici, com’è giusto che sia in una facoltà di lingue) né classista (dall’operaio al professore, dal cameriere al ginecologo). Forse in questo ha preso spunto da un prof di cui si è sempre detto che non ha pregiudizi nei confronti delle studentesse: di qualunque colore, lui se le fa tutte (pare anche che abbia convissuto per mesi con un uomo, il che confermerebbe la sua apertura mentale).

Le chiacchiere si diffondono allegramente ed è facile venire a conoscenza di dettagli più o meno privati della vita presente e passata dei prof. C’è sempre chi conosce qualcuno che “sa”. Ed ecco quindi una storia d’amore in passato tra due docenti di inglese, ora entrambi sposati (con altri). C’è sempre stata una notevole simpatia da parte di una prof di francese per uno di inglese, malgrado lui abbia famiglia. È nato poi un amore tra esperti di linguistica. Ci sono state molte altre storie più o meno segrete che è bene rimangano tali.

A volte, per caso, si viene addirittura a conoscenza di dettagli intimi, di parole particolari (addirittura vezzeggiativi quali “Piggy”) utilizzate in momenti di intimità da alcuni prof. E qui non sono complici i pettegoli, ma solo le pareti troppo sottili tra appartamenti adiacenti.

2 commenti:

  1. Durante il primo anno tu avevi messo in giro uno spetegulès su me e P.! Vergogna! :oD

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  2. Se l'ho ripetuto, è perché così mi era arrivato. Non ho MAI inventato pettegolezzi, sono professionale io!!!! :-)))

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