venerdì 4 dicembre 2009

I prof

Parlando di insegnanti, come tralasciare le notizie e i pettegolezzi più interessanti? Prima di tutto: un professore – malgrado le apparenze – è una persona come tutte le altre e ha quindi difetti, tic e caratteristiche sue personali che vengono amplificate da due condizioni particolari: prima di tutto sono prof e quindi sotto gli occhi di tutti, poi insegnano in una scuola a maggioranza femminile, il che significa che il pettegolezzo, se non c’è, va inventato.
Una curiosità: sapete che moltissimi professori (o assistenti ecc., per semplicità li definirò sempre prof) si sono laureati alla SSLMIT (oppure diplomati quando il corso non era ancora una laurea bensì un diploma universitario)? Qualche nome? D’accordo, ma la lista non sarà di certo esaustiva: Riccardi, Bonelli, Scarpa, Falbo, Darò, Straniero, Viezzi (che ci ha abbandonato per insegnare alla concorrenza, a Forlì), Ondelli. E nel frattempo se ne sono aggiunti altri che erano miei compagni di corso.
La domanda spontanea di molti studenti è: ma allora PERCHÉ si comportano così con noi? Non ricordano com’era ai loro tempi? Oppure vogliono farcela pagare per quello che hanno subìto loro?
Voci di corridoio parlano anche di fenomeni di nepotismo nel caso di una prof che è riuscita a sistemare lavorativamente due figli all’interno dell’università. C’è poi chi parla di “mafia” per alcune cattedre (cattedra nel senso ampio e non accademico del termine: lavoro da prof) assegnate a incompetenti che probabilmente conoscevano (anche intimamente?) personaggi influenti.
Come scordare gli odi e le inimicizie più o meno nascosti? In genere davanti agli studenti si mantiene almeno una facciata di cordialità, ma tra i vari prof ci sono non poche rivalità. Alcune sono legate al motivo più ovvio: soldi. Se un corso sparisce forse un altro potrà beneficiarne, al che forse sono fondati i dubbi di coloro che si chiedono quale sia la ragione principale per cui è stato cancellato il corso dell’unica lingua orientale (per poi essere reintrodotto ma in versione bignami). Certo, si parla di concorrenza da parte di altre università troppo vicine (e allora si dovrebbe cancellare qualche altra lingua), non si può dare la colpa alla mancanza di iscritti (altri corsi sono molto meno frequentati), né alla mancanza di professori sicuri. Ai posteri (o agli economi?) l’ardua sentenza.
Ma le inimicizie non si fermano solo a questioni pecuniarie. È risaputo che tra i corsi di interpretazione di tedesco e di russo non corre buon sangue, per motivi didattici, che si estendono al trattamento degli studenti in sede d’esame (tema su cui avremo occasione di dilungarci più avanti) e ai criteri di valutazione.
Nel corso di tedesco – seconda lingua – c’era una ben nota antipatia tra due professori costretti loro malgrado a essere colleghi: purtroppo (ma credo che il “purtroppo” sia condiviso da ben pochi) uno di loro ci ha lasciato, e non solo per le sue connessioni al jet-set, e l’altro è stato così privato di uno dei suoi passatempi preferiti, lo spettegulèss – dovrà consolarsi con meno amene faccende in campo economico-finanziario. Oppure fare dei revival di pettegolezzi e critiche, come del resto è abituato a fare nei confronti di suoi augusti coinquilini del passato.
All’interno del corpo docenti si ritrovano dunque malizie e antipatie, come in ogni circolo ristretto, ma anche simpatie e storie più o meno ufficiali, di cui parleremo. Sarebbe opportuno conoscere le varie amicizie e i rapporti di potere quando decidete di scrivere la tesi e avete in mente un relatore e un correlatore ben precisi. Forse dovreste informarvi prima, magari non si sopportano e a farne le spese sarete voi, poveri laureandi che si vedranno le stesse cose corrette in modo opposto dai due.

Al prossimo post alcuni divertenti svarioni di alcuni prof!

5 commenti:

  1. Non credo che la Scarpa fosse ex studentessa, forse laureata in lingue a Udine?

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  2. Ero convinta che fosse ex SSLMIT. Se qualcuno ha notizie più precise... fateci sapere!

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  3. Chi era quello di tedesco seconda lingua con connessioni al jet-set? Non ditemi René Fuchs, con le sue giacchettine pseudo tirolesi!

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  4. me l'ha confermato lei stessa ad un ricevimento, la Shoe è ex-sslmit

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